LE FRONTIERE DELLA NUOVA SCIENZA COME PARADOSSO SUL QUALE SI DOVRA’ RISCRIVERE LA FISICA FUTURA.
MASSIMO CORBUCCI
Massimo Corbucci, il Fisico vicino a dare una risposta alla domanda: “Da dove origina la materia”, in alternativa al grande Fisico Inglese PETER W. HIGGS, da cui il Bosone di Higgs, la cosiddetta (particella di Dio).
Nel 1978 ha realizzato l’ORDINE DI RIEMPIMENTO DEI LIVELLI ATOMICI, vale a dire ha trovato in che ordine esatto sono messi gli elettroni nei vari shell del nucleo. La sorprese furono 2: la distribuzione elettronica non era affatto continua, come si era sempre creduto, bensì lasciava delle “soluzioni della continuità” tra i numeri atomici 71 – 72 e 103 – 104. Inoltre l’ultimo livello quantico n = 8 risultava “completo” al numero atomico 112; con la conseguenza che il Sistema Periodico finiva per avere lo STOP a 112 e non già a 126 ! (Assunto che appariva assurdo nel 1978, quando la Tavola Periodica era stata riempita fino all’elemento 106 e la Germania era candidata a realizzare l’elemento con 114 protoni, sulla base della Teoria del numero magico di Mayer, Jansen e Wigner, premiata col Nobel nel 1964 e per questo aveva impiantato a Darmstadt (Ge) il mostruoso Acceleratore Lineare UNILAC) Con grande sorpresa i Fisici del GSI di Darmstadt si accorsero, provando e riprovando dal FEBBRAIO 1996 al 2000, che “inspiegabilmente” (!) non si assemblava un atomo con numero atomico maggiore di 112. Corbucci convocato in Germania dal Prof. Sigurd Hofmann disse perentoriamente che la ragione del mancato risultato andava ricercata in un limite strutturale dell’atomo a 112, che il modello “classico” non prevede.
In quello stesso periodo (Ottobre 2000) al CERN di Ginevra fervevano i preparativi per il “finale” dell’esperimento di collisione e-/e+ , che avrebbe dovuto portare a “catturare” la attesa “particella di Dio”. In odore di Nobel Peter Higgs per la conferma della importantissima teoria del Bosone, come dispensatore di massa per le particelle sub-atomiche. Corbucci, proponendo al Direttore MAIANI una teoria alternativa, quella del (Vuoto Quantomeccanico), suggeriva di mettere a off il “LEP” e di annullare la ricerca. II CERN poi spense tutto il 2 – Novembre del 2000 senza più dire una parola sulla particella di Dio. Peter Higgs stesso è venuto a conoscenza della teoria alternativa sull’origine della materia, del collega italiano Massimo Corbucci !Come Corbucci salva la Fisica, risolvendo tutti gli inghippi:
La soluzione rappresenta la trovata più geniale che sia mai stata concepita in tutta la storia della Scienza.
Eccola: La gravità NON è una FORZA ! Non c’è nessuna corrente di quantità di moto, che fa da “spoletta” tra due gravi. La gravità “s-corre” (senza corrente di mediatori = non ci sono i tanto ricercati g r a v i t o n i !!!) all’interno del “sotterraneo” dell’edificio Atomo, arrivando immediatamente, senza che intercorra il minimo tempo di propagazione.
Questo è confermato dall’osservazione sperimentale, in quanto gli Astro-Fisici si sono già imbattuti, con estrema sorpresa, nell’osservazione di come gli effetti gravitazionali provenienti da aggregati lontanissimi, arrivino sulla terra, come se la gravità prendesse una SCORCIATOIA. (Il commento è stato fatto usando questo modo di dire … rispondente)
Alla luce di questa nuova concezione della gravità, si comprende la ragione per cui una palla di alluminio cade più veloce di una di ferro.
LA SPIEGAZIONE E’ PERSINO “ELEMENTARE” :
E’ evidente che gli elementi in ordine crescente di numero atomico, dall’Idrogeno – 1 all’atomo -112, non sono altro che Vuoto Quantomeccanico (il pozzo senza fondo = il “sotterraneo” della materia) , contornato da una “carrozzeria” sempre più “ingombrante”. L’Idrogeno equivale ad una FERRARI vestita con un vestito leggerissimo ed è dunque l’atomo più “sprint” in caduta libera. L’accelerazione diviene sempre meno di 9,81 m/Sec 2, passando all’Elio, al Litio, al Berillio, al Boro … ecc… Come dire che la NUOVA TAVOLA PERIODICA (*) © 1998- realizzata da Corbucci, rappresenta la DISTRIBUZIONE GRAVITO-FORETICA dei 112 Elementi Chimici.
Secondo Corbucci ci sarebbe una soluzione differente per spiegare l’origine della materia. Esisterebbe cioè un vuoto “pieno” in grado di conferire massa alle particelle: il Vuoto Quantomeccanico, il luogo da dove ha origine la materia LA PARTE NERA TRA UN PIANETA E L’ALTRO. Il fisico lo spiega attraverso la rinnovata disposizione delle particelle all’interno del nucleo stesso. Queste non sarebbero più disposte “come in una cesta di arance”, così come ipotizzato dalla scienza sino ad ora, ma in parte a destra e in parte a sinistra del nucleo secondo una precisa dicotomia POLARIZZATA. Con questa distribuzione, le particelle individuate per l’atomo più grande conosciuto (con numero atomico 112) sarebbero 103: 57 a sinistra e 46 a destra. Restano quindi 9 caselle vuote, esattamente al centro del nucleo. Questo buco nel nucleo atomico, è la conclusione di Corbucci, avrebbe le stesse caratteristiche di ciò che si trova oltre i confini dell’universo. L’atomo avrebbe dunque dentro di sé una “porta” per accedere nell’infinito assoluto, un regno dove le misure non contano più. MACROCOSMO E MICROCOSMO…
il Paradosso
IL VUOTO QUANTOMECCANICO EQUIVALE AL LUOGO ADIMENSIONALE, SEDE DELL’INTELLIGENZA COSMICA, MATRIX DIVINA UNIVERSALE, INVISIBILE QUASI A TUTTO AL GENERE UMANO, SOLO ALCUNI ELETTI POSSONO VEDERE QUESTO MONDO PARALLELO.
La verità è che viviamo un inganno mostruoso da millenni: la luce elettromagnetica EM, la luce attraverso cui vediamo tutto, il vicino di casa e il cielo stellato, è come una misera candela che illumina poco e male. La stessa luce elettromagnetica lascia nell’ombra una più che cospicua fetta di realtà, almeno il 95%, se non il 99,5% di tutta la massa esistente, scoprono da vari decenni gli astrofisici. Stiamo vivendo la rivelazione dell’unità organica di infiniti mondi, tutti vivi e dotati di osservatori intelligenti… invisibili, ma presenti… Sembra fantascienza, è vero? Eppure non lo è. La scienza potrebbe spiegarlo, se desse alle sue scoperte nomi dal significato semplice e umano. La scoperta più grande del XX secolo è stata dimenticata, nascosta sotto falso nome; riguarda la Forza, già nota ai grandi poeti: “l’Amor che move il sole e le altre stelle” per Dante Alighieri, “l’unica Forza, l’Amore, che unisce infiniti mondi e li rende vivi” per Giordano Bruno. L’astrofisica sa che esistono diversi tipi di Luce e anche diversi tipi di materia ( lo sapeva anche quella antica e perduta). La luce elettromagnetica è come un ”velo”che nasconde la vera realtà e ci fa credere isolati e divisi da tutto il resto ma interferisce e svela solo il 5% della materia; è un “velo” dal quale scienza, cultura, individuo e società si lasciano abbagliare e ingannare. L’uomo crede quindi ad una “conoscenza” scientifica che ignora l’unica vera Luce che illumina il tutto la “luce debole”. Eppure la fisica la conosce: è quella che la stessa fisica chiama Luce debole o anche Elettrodebole, pur sapendo che debole non è affatto basti pensare che è quella che energizza i quark.
Osservare la luce illusoria elettromagnetica, che ci trasmette solo le immagini del passato, è il modo per nascondere una realtà cosmica che se non studiata con nuove tecnologie che ci permetta di vedere tutto ciò che è ancora in ombra, non avremo mai la visione della verità. LA VERITA’ E’ ILLUMINATA DALLA LUCE ELETTRODEBOLE.
D’altronde la luce, come conoscenza,narra la mitologia greca,fu portata all’uomo dal cielo, da Prometeo. identificato nella cristianità in lucifero, il portatore di luce, ma quale luce? la luce illusoria… dunque la luce debole è la sorgente di realtà delle cose giuste vere è cio’ che i nostri occhi hanno perduto la facoltà di osservare corrotti come sono stati dalla diseducazione al sovrannaturale al non tangibile e non misurabile. La luce elettrodebole già descritta nei veda indiani e nei papiri egizi è la luce che io credo si possa attribuire a quanto c’è di piu’ vicino a Dio o cio’ che possa essere immaginato come tale in modo meno ortodosso e tradizionale.
Alessandro Sicuro